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Benanti Viticoltori S.p.A. (Viagrande – Catania), ha scelto il QR-Code di OREV© per l’etichetta ambientale e la tracciabilità, ha inoltre scelto la tecnologia crittografica NFC di OREV© come sistema anticontraffazione.

Il QR-Code verrà adottato su tutte le bottiglie a scopo informativo, per l’etichetta ambientale e nutrizionale, mentre il Tag NFC crittografico verrà adottato sulle bottiglie iconiche della cantina – autentici punti di riferimento della viticoltura etnea, di cui sono ambasciatori nel mondo – per garantirne l’autenticità.

I vini su cui inizierà l’applicazione dei tags sono i seguenti:

  • Benanti Noblesse – IGT Sicilia Spumante Carricante
  • Benanti Noblesse 48 Mesi – IGT Sicilia Spumante Carricante
  • Benanti Lamorémio Brut Rosato – Etna DOC Spumante
  • Benanti Etna Rosato – Etna DOC Rosato
  • Benanti Etna Bianco – Etna DOC Bianco
  • Benanti Etna Rosso – Etna DOC Rosso
  • Benanti Nerello Cappuccio – IGT Sicilia Rosso
  • Benanti Contrada Calderara Sottana – Etna DOC Rosso
  • Benanti Contrada Monte Serra Rosso – Etna DOC Rosso
  • Benanti Contrada  Cavaliere Rosso – Etna DOC Rosso
  • Benanti Contrada Cavaliere Bianco – Etna DOC Bianco
  • Benanti Contrada Rinazzo – Etna DOC Bianco superiore
  • Benanti Contrada Dafara Galluzzo – Etna DOC Rosso
  • Benanti Pietra Marina – Etna DOC Bianco superiore
  • Benanti Serra della Contessa  Particella No. 587 Riserva – Etna DOC Rosso Riserva
  • Benanti Rovittello Particella No. 341 Riserva – Etna DOC Rosso Riserva

 

La realtà vitivinicola Benanti rappresenta una perla enologica etnea, uno dei nomi che ha più contribuito alla valorizzazione di questo vulcanico areale siculo contribuendo fin da epoca remota alla sua evoluzione.

La fondazione ufficiale della tenuta risale al 1988, quando Giuseppe Benanti decise di elevare l’attività viticola iniziata dall’omonimo nonno alla fine dell’800 con l’obiettivo di raggiungere standard qualitativi eccellenti. Egli diede così gli albori all’odierna cantina a Viagrande, sul versante sud-est del vulcano, con il nome di Tenuta di Castiglione, configurandosi come un precursore della viticoltura etnea contemporanea.

Qualche anno più tardi la tenuta prese il nome di famiglia e oggi alla guida si trovano Antonio e Salvino Benanti, ennesima generazione impegnata nella diffusione dell’eccellenza enologica etnea nel mondo.